UTILIZZO DEI FARMACI IN GRAVIDANZA
Uno dei problemi che assilla le donne in stato di gravidanza è: “ ma se adesso mi dovessero fare male i denti o se mi dovesse venire un forte mal di testa cosa potrò prendere per non mettere a rischio la salute del mio bambino?
Innanzitutto diciamo che perché un farmaco possa avere un effetto negativo sul bambino deve passare la barriera placentare e questo passaggio dipende essenzialmente dalle caratteristiche del farmaco e dallo spessore della placenta.
Quindi dividiamo in categorie i farmaci che possono essere assunti gravidanza: possono essere assunti con sicurezza le penicilline, ossia l’amoxicillina, con o senza acido clavulanico e possono essere assunte anche le cefalosporine, con moderazione; per quanto riguarda gli analgesici ricordiamo che in assoluto quello più consigliato è il paracetamolo, se non fosse sufficientemente forte si può ricorrere all’ibuprofene.
Ricordiamoci però che dopo la trentesima settimana non bisognerebbe prendere farmaci antinfiammatori ad esclusione di quelli appena elencati. Sfatiamo un mito: l’anestesia locale – sia per i denti sia per qualsiasi altro piccolo intervento – può essere fatta, perché le molecole dell’anestetico locale sono molto pesanti e quindi non passano la barriera placentare, ovviamente bisogna comunque limitare al massimo la quantità di anestetico.
Quindi mi raccomando: non soffrire inutilmente, molte volte non curare una patologia e quindi stare in uno stato di sofferenza è molto più pericoloso sia per voi che per il vostro bambino di quanto non sia potenzialmente pericoloso il farmaco che dovreste assumere, però ricordatevi sempre che la miglior cura è la prevenzione.